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Una console, mille problemi

Può forse una nuova console uscire bella e perfetta, senza problemi di sorta, con tutte le sue funzionalità attive? Ma manco per il cazzo! Non esiste, da che mondo e mondo, una situazione del genere. Wii U non fa certo eccezione e dopo meno di due secondi dall’uscita sul suolo americano è partita la caccia al bug. Quando poi si parla di Nintendo, chissà perchè, i difetti sono sempre a centinaia, ma quello che fa più scandalo è che si tratta di problemi che non sono nuovi e che anche le precedenti console hanno dovuto affrontare…dieci anni fa.

Chi credeva che Nintendo finalmente avesse capito la lezione non ha capito una beneamata minchia e infatti Nintendo dimostra ancora una volta di essere presa indietro di una generazione. Ma dopotutto a noi la casa della grande N ci piace così, con tutte le sue lagne e le sue fisime.

Il primo fatto sconvolgente è che a quanto pare Wii U necessita di un aggiornamento obbligatorio al lancio che, udite udite, non è da pochi kilo, ne da pochi mega, ma da un gigantesco e clamoroso GIGA! Maronnna santa! Mi immagino il bambino entusiasta che attacca la console per provarla e si trova costretto ad aspettare millemila ore prima di giocare. Ecco, magari questo bambino a un certo punto si frantuma i coglioni e decide in un impeto di ira di staccare la spina, scollegare il wifi e riaccendere la console per poter finalmente giocare. E invece no! Se per caso vi azzardate a togliere la spina o se l’Enel decide di farvi uno scherzetto, la console si spegnerà e non si riaccenderà mai più. Puff! E giù bestemmie perchè vi toccherà litigare col commesso ignorante di turno del Mediaword per fargli capire che la console si è sfasciata il giorno stesso e non per colpa vostra. Insomma Nintendo si è avviata sulla strada che Sony ormai percorre da sempre con PS3: 100 miliardi di aggiornamenti all’anno.

Altra cosa. Quanti di voi scommettono sull’inattaccabilità di Wii U? Io potrei giocarmi il gingillo che fra due settimane (si fa per dire) Wii U verrà bucata, penetrata e stuprata da ogni parte. A poco serviranno i dischi coi bordi arrotondati(??) che Nintendo ha confermato per i giochi. A riprova di ciò un utente a pochi giorni dal lancio, premendo bottoni a caso, è riuscito ad accedere a una schermata di debug della console da cui per il momento non si riesce a fare nulla, ma se pensate che anche un povero pezzente è riuscito a “rompere” la console schiacciando bottoni a caso come una scimmia ubriaca allora forse vi renderete conto che la scommessa l’ho già praticamente vinta. Ovviamente non auguro questa calamità a Nintendo. Ricordatevi che la pirateria è il male assoluto.

Non prendete questo mio intervento però come una presa di posizione contro Wii U, anzi, sono convinto che le nuove console di Microsoft e Sony saranno prese addirittura peggio. Chi può infatti scordare l’ormai emblematico caso del RROD, il Red Ring of Death, che ha letteralmente ucciso a distanza di pochi anni tutte, credo, le console Xbox 360 uscite al lancio? E qualcuno ricorda che se si inseriva un disco e poi si ribaltava la console il lettore lasciava un bel solco da qualche millimetro di larghezza sul bordo?

In confronto i problemi di Wii U sembrano delle bazzeccole.

Passando a Sony che dire dell’attacco al PSN, infrastruttura online di una multinazionale multimiliardaria, da parte di tre adolescenti brufolosi con tendenze blackblochiste?

Ma se si guarda ancora più indietro qualcuno di certo si ricorderà che alcune PS1 al lancio soffrivano di problemi di surriscaldamento e durante il gioco venivano skippati in automatico tutti video in full motion video. E allora sono fioccate le soluzioni più stravaganti che suggerivano di posizionare la console in millemila modi diversi: a testa in giù, in diagonale, fuori dai finestrini dell’auto e via dicendo.

Neppure la console successiva, ps2, si salvò da problemi di lettura di DVD e CD.

Se poi torniamo ai giorni nostri, credo tutti ricordino il lancio disastroso (per modo di dire visto che ci hanno fatto i miliardi) di iPhone 4che venne venduto con un problema all’antenna che faceva sì che afferrando il telefono in certe maniere il segnale sparisse istantaneamente. Apple ha regalato a tutti gli acquirenti della prima ora una cover speciale. Gli altri semplicemente hanno dovuto suckare.

E allora al confronto Wii U sembra Padre Pio. Io vi dico: ma di che ci lamentiamo? Ci è andata bene, ve lo dico io. E allora compratela sta benedetta Wii U, voi che c’avete i soldi. Io intanto, che sono povero, me ne sto un po’ in disparte e guardo. Guardo e sorrido malignamente.

FONTI: http://multiplayer.it/notizie/111268-wii-u-richiede-un-aggiornamento-di-5gb-al-lancio.html

http://multiplayer.it/notizie/111036-il-bordo-dei-dischi-di-wii-u-e-arrotondato.html

http://www.gamemag.it/news/wii-u-utente-ottiene-accesso-admin-al-miiverse_44710.html

Lo stress: il controller del futuro

Forse non ve ne siete nemmeno accorti, ma a partire da questa generazione di console a farla da padrone sono stati i controller alternativi. Nintendo ha fatto il primo passo lanciando il Wiimote e, in seguito al successo clamoroso della console Nintendo Wii, anche Microsoft e Sony si sono lanciate nella corsa al motion controller rispettivamente con Kinect e Playstation Move. L’obiettivo è stato centrato? Tali periferiche hanno portato realmente qualcosa di positivo al videogioco?

La risposta è sì e no. Le esperienze che derivano dall’utilizzo di questi dispositivi si sono rivelate sicuramente originali e diverse dal concetto classico di videogioco, ma chi ne ha realmente beneficiato sono stati perlopiù gli utenti cosiddetti “casual”, che fra party game di ogni tipo hanno siccuramente trovato pane per i loro denti.

E ai videogiocatori più skillati cosa è rimasto? Praticamente nulla. Difatti continuano a utilizzare il buon vecchio pad come se nulla fosso mai accaduto.

Qualche giorno fa ho letto questa notizia sul sito di Multiplayer.

Il titolo recita: “Sony brevetta un controller biometrico ma a fini hardcore”.

Da bravo sporcaccione quale sei, cosa puoi aver pensato a prima vista? Eh, finalmente Sony si è data al porno!

Poi hai letto l’articolo e ti sei reso conto che il porno c’entrava tanto quanto i capelli sulla testa di Berlusconi, infatti gli “hardcore” sono quella tipologia di giocatori che poco sopra ho definito skillati.

Quindi cosa ha fatto Sony? Ci ha brevettato questo controller che misura il battito cardiaco, il sudore sulle mani, lo stress, il tono della voce e altri parametri biometrici, tutto ciò allo scopo di modificare l’esperienza di gioco in base alle nostre condizioni fisiche e psicologiche.

<Figata!> direte. Lo pensavo anche io, almeno finchè non ho letto gli esempi di utilizzo, che sono una roba del genere:

– Il maggior calo della salute quando il giocatore è sotto forte stress

Cioè, io torno dal lavoro stanco e incazzato come una bestia perchè il capo mi ha fatto girare i coglioni e decido di sfogare il mio istinto omicida su quelle stupide locuste. Accendo la console, carico il salvataggio e comincio a sparare di qua e di la, ma vedo che la mia vita è dimezzata e perciò muoio 250 volte. Pensate che il mio livello di stress possa anche solo avere una possibilità di calare? No, nemmeno una.

A parte sta roba l’idea in sè non è malaccio, ma tutto questo non vi ha fatto venire in mente qualcosa?

Vi ricordate l’E3 di qualche anno fa? L’E3 in cui Nintendo presentò il, a suo dire rivoluzionario, vitality sensor? Ecco, il pricipio di funzionamento è lo stesso. Speriamo solo che questo nuovo controller Sony non subisca lo stesso destino del poco fortunato sensore di Nintendo, di cui ormai si  sono perse definitivamente le traccie. Perchè Nintendo si è ricreduta? Forse non ha visto in questa periferica delle potenzialità tali da giustificare l’investimento? Purtroppo non lo sapremo mai.

il vitality sensor in tutta la sua bellezza (mah!)

E secondo voi? Sarà questo il controller del futuro? O siamo destinati a utilizzare il pad per tutto il resto della nostra infelice esistenza? Esprimetevi o uomini della palude!